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STAGIONE CONCERTISTICA 2024-2025

Il neocostituito Circolo Versiliese AMICI DELLA LIRICA GIACOMO PUCCINI, in collaborazione con la Fondazione Terre Medicee, vi invita a prendere visione e a partecipare alla Stagione Concertistica 2024/2025 presso il Teatro Scuderie Granducali.

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PALAZZO MEDICEO

PATRIMONIO MONDIALE UNESCO

La Villa Medicea di Seravezza, è un complesso architettonico costituito dal Palazzo, le Scuderie, la Cappellina e il giardino. Presenta caratteristiche e funzioni diverse rispetto alle altre Ville Medicee toscane; infatti allo sfarzo degli interni e degli esterni, la Villa di Seravezza contrappone un’estrema semplicità. Si tratta di una scelta stilistica legata probabilmente alla sua funzione: non era concepita come una vera e propria dimora, ma come una casa o casino. L’edifico principale del complesso mediceo è il Palazzo costruito tra il 1561 e il 1565 per volere di Cosimo I de’ Medici, Granduca di Toscana, come residenza temporanea durante le frequenti visite alle cave di marmo e alle miniere di argento. Rimase per molti anni la residenza estiva dei Medici e successivamente degli Asburgo-Lorena e di altre famiglie nobili toscane fino all’Unità d'Italia, quando il palazzo divenne sede del Municipio e tale rimase fino al 1967. Riconosciuto nel 2013 Patrimonio Mondiale dell’Umanità e inserito nel sito seriale delle “Ville e Giardini Medicei della Toscana”, è oggi un polo culturale dove si svolgono importanti esposizioni d’arte e di fotografia e rassegne teatrali, è sede del Museo del Lavoro e delle Tradizioni Popolari della Versilia Storica, della Biblioteca Comunale e dell’Archivio Storico.

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CITTÀ DI SERAVEZZA

Le prime notizie storicamente documentabili su Seravezza risalgono al 1040, anche se le tracce della presenza dell’uomo sulle Alpi Apuane sono antichissime (risalgono al Paleolitico Medio). In questi luoghi si susseguirono le civiltà dei Liguri Apuani, degli Etruschi e dei Romani. Proprio a questi ultimi si devono numerose opere: in primo luogo la razionalizzazione territoriale resa attraverso la centuriazione, poi le bonifiche territoriali che permisero l’ottimizzazione della viabilità e dell’agricoltura (da ricordare l’introduzione dell’olivo e della vite) e lo sfruttamento delle risorse minerarie del ferro, del piombo e dell’argento, nonché l’attività estrattiva del marmo.

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